PERCHE’ ESISTE L’ANNO BISESTILE ?

Ogni 4 anni l’anno è bisestile; per quale motivo, ogni 4 anni si aggiunge un giorno a Febbraio?

L'anno bisestile è la soluzione alla differenza che c’è fra anno solare e anno civile.

L’anno civile di 365 giorni non è uguale all'anno solare, che misura 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 45 secondi.

Il ritardo dell'anno civile che si accumula ogni anno su quello solare ci costringe ad aggiungere nel calendario un giorno in più ogni quattro anni.

Questa soluzione non è stata per niente semplice da trovare.

Al tempo dei romani, l'anno civile era di 304 giorni, divisi in 10 mesi. I mesi di gennaio e febbraio furono aggiunti da Numa Pompilio, che portò l’anno a 355 giorni.

Ma nel tempo la differenza di circa dieci giorni e mezzo fra l'anno solare e quello civile provocò una grande confusione tra il tempo civile e quello delle stagioni.

Giulio Cesare, nel 46 a.C introdusse una nuova riforma.

L'anno divenne di 365 giorni e ogni quattro anni si aggiungeva un giorno in più.

L'anno con il giorno aggiuntivo fu detto bisestile, perché si scelse di raddoppiare il 23 febbraio, il giorno "sextus" ovvero il sesto giorno prima delle calende di marzo; doppio giorno sesto, quindi “bisesto”.

Però, nonostante queste ed altre successive riforme il calendario civile e l'anno solare continuavano a non andare d'accordo.

Secoli dopo, nel 1.582, papa Gregorio XIII formulò il calendario gregoriano, quello che usiamo tuttora.

Con questa riforma divennero bisestili tutti gli anni non terminanti con due zeri e divisibili per 4, e quegli anni terminanti con due zeri ma divisibili per 400.

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